New Butoh® School

Fondata dalla giapponese Sayoko Onishi nel 2005 ed ereditata dall’italiana Mimma Di Vittorio nel 2020, la New Butoh® School promuove il New Butoh/Onishi Dance Method, metodo e danza sviluppati nel corso di una vita da Sayoko Onishi. L’Associazione Culturale per la diffusione della danza New Butoh, che ne detiene il marchio, organizza anche il Festival Miniature ed è partner dell’Accademia Nazionale di Danza di Roma.

L’idea è quella di studiare, sviluppare e diffondere questa nuova disciplina di danza. Sayoko Onishi, spingendosi oltre le radici del Butoh classico, ha coniugato elementi occidentali ed orientali, tradizionali e contemporanei, in una visione globale del possibile dove ciascuno può concepire e integrarvi la propria identità. Nascono così il New Butoh/Onishi Dance Method.

La Scuola

Corsi di primo e secondo livello
Ruvo di Puglia BA – Italy

Non ci sono limiti di età alla frequentazione nella New Butoh School.

Il Corso di Primo Livello si sviluppa nell’arco di due anni e permette di conseguire il Diploma di Primo Livello di Danzatore New Butoh®/Onishi Dance Method previo esame finale.

Il Corso di Secondo Livello è riservato a chi è in possesso del Diploma di Primo Livello, ha durata di un anno e permette di conseguire il Diploma di Secondo Livello di Danzatore New Butoh®/Onishi Dance Method, previo esame finale.

La Scuola consente di frequentare singoli appuntamenti del Primo Livello conferendo agli stessi corsisti un corrispettivo attestato di partecipazione.
E’ possibile iscriversi a Corsi iniziati di Primo Livello e completare la Scuola previo recupero degli stessi corsi persi nel ciclo formativo successivo.

Tra Butoh e New Butoh®

Cos’è New Butoh®

Il Butoh delle origini – anni ’50 – era concentrato sul rapporto a volte schizofrenico con la cultura classica giapponese. Il New Butoh® si sviluppa con danzatori di seconda generazione che fanno proprie le istanze culturali del luogo in cui vivono, che in genere non è più il Giappone.

Sayoko Onishi e Yoshito Ohno

Cos’è New Butoh®?

Il New Butoh® si pone alle spalle l’autodistruzione, l’autoannullamento, la critica della guerra (anche perché a differenza dei fondatori i danzatori della seconda generazione non ne hanno visto direttamente gli orrori), la stessa nudità, che non fa più scandalo, e si proietta verso nuove tematiche di riconnessione all’ambiente circostante sia in termini di Natura che in termini di tendenze culturali come pure di un rinnovato rapporto col sé non più disperato ma rivelato.

Nel 2005 a Palermo Yoshito Ohno (figlio di Kazuo Ohno, inventore del Butoh assieme a Tatsumi Hijikata) e Sayoko Onishi discussero all’interno di un Convegno a proposito di “Butoh e Nuovo Butoh”.
Da tempo ormai Sayoko Onishi stava superando il concetto di Butoh tradizionale fondendo insieme tutte le sue esperienze di studio insieme a nuovi elementi. Ed è proprio in Sicilia, dove per diversi anni la Onishi lavorerà come danzatrice, coreografa ed insegnante, a contribuire fortemente alla riflessione, nascita e sviluppo del suo New Butoh®. La ricchezza storica della Sicilia, dalle influenze fenicie a quelle greche fino alle arabe, spingeranno la Onishi a porre nuovi elementi nella narrazione Butoh. Le figure classiche del Butoh codificate da Tatsumi Hijikata e poi da Yukio Waguri vengono rielaborate, con un’evoluzione in alcuni casi “site specific” e possono apparire nel nuovo stile insieme a zagare siciliane o figure mitologiche greche e non più giapponesi. Un gaki (demone giapponese) può anche credere di diventare una venere, la rosa un cactus, un samurai Ares. In questo senso l’opera del 2006 Primavera Siciliana ne è il manifesto.

«Il New Butoh® raccoglie tutte le esperienze della mia vita.
Ho studiato Balletto, Danza Contemporanea, Danza Tradizionale Giapponese e Butoh.
In seguito mi sono specializzata in Cina in Tai Chi Chuan e Qì Gōng.
Ho lavorato con danzatori di estrazione differente (classico, contemporaneo, butoh, africano, flamenco, giapponese tradizionale, indonesiano, cinese…) interagendo con artisti molto diversificati (musicisti, compositori, attori, artisti visuali, poeti, scrittori, performer, pittori, fotografi…).
Le differenti nazionalità degli artisti mi hanno portato a confrontarmi con culture molto differenti ma anche la mia vita stessa è stata un continuo vivere in luoghi differenti.

Every time was a challenge, jumping into unknown universe.

Ogni cosa è stata così occasione di sfida, saltando per universi sconosciuti.
Ogni volta dovevo andare in fondo all’artista e alla persona, cercando qualcosa dentro di me.
Ogni volta dovevo inventare qualcosa di nuovo, fondendomi con le persone, le culture e le discipline.
Altre volte le idee nascevano col confronto.

Queste invenzioni negli anni si sono accumulate. Le ho così sintetizzate nel mio metodo.

Il New Butoh® fa imparare da sé stessi, dal proprio corpo e dal profondo interiore.
La persona scopre così le sue mille sfaccettature interiori producendo una metamorfosi dell’espressione fisica individuale.
Tutto ciò, pur includendo le tecniche fondamentali di danza Butoh, crea le condizioni per il suo superamento.»

In definitiva il New Butoh® é un processo di decostruzione, evoluzione e contaminazione particolarmente travolgente e rivoluzionario poiché attraverso elementi di filosofia orientale e le sue arti marziali è in grado di fondere differenti culture e popoli. Un’altra caratteristica specifica del New Butoh® è l’introduzione di un training Yoga in particolare l’Oki-do Yoga che insieme ad alcune basi di Qì Gōng viene utilizzato per la protezione del benessere psicofisico del danzatore e per la rimozione di blocchi fisici, mentali e spirituali che impediscono lo sviluppo della danza.
Un cerchio che ci collega all’Energia Universale scatenando avvenimenti inaspettati, immagini ancestrali, memorie primitive, pulsioni primordiali. Non è più il corpo a muoversi ma è l’energia a muoverlo, come se il corpo fosse danzato, come se il guscio corporeo si sgretolasse, lasciando il posto alla Presenza e al Senso che dimora interiormente.
Il metodo contiene anche elementi e tecniche di Centering Body applicato alla disciplina Tanden, Sensitization of Body, esercizi di energia interiore (Ki) e di controllo dell’energia, Division of Body, Transferring images dalla sensazione all’espressione fisica, un lavoro sulla concezione del tempo e dello spazio così come del suono, della musica e del silenzio (Sensitization con altri, con sé stessi e in opposizione).

Nel 2005 Sayoko Onishi ha inaugurato l’Accademia Nazionale di Butoh a Palermo, in seguito denominata New Butoh® School in collaborazione con il maestro Yoshito Ohno.
Nel 2020, dopo alcuni anni di fermo, l’Associazione Culturale per la diffusione della danza New Butoh® di Ruvo di Puglia coordinata da Mimma Di Vittorio, riprende le attività della New Butoh® School ancora una volta sotto la guida di Sayoko Onishi.

Testi di Antonio Leto, Sayoko Onishi e Mimma Di Vittorio

——————————————————

Nota sull’Oki-do Yoga:
prende il nome dal maestro omonimo Masahiro Oki, grande esperto di arti marziali e medicina tradizionale cinese ed occidentale. Viaggiando in tutto il mondo raccolse una vastissima esperienza nel campo della salute praticando a lungo lo Yoga indiano, lo Zen giapponese, la meditazione buddhista lo shiatsu, l’agopuntura. Il suo Yoga non è un metodo bensì una sintesi raffinata di tutte le sue esperienze.

Festival Miniature

Nato nel 2019 dall’idea della danzatrice e insegnante Feldenkrais Mimma Di Vittorio, Miniature è il festival della New Butoh School, che non a caso ruota intorno alla danza New Butoh, con una forte attenzione alla musica, specie se improvvisata. Negli anni abbiamo ospitato artisti come Giorgio Rossi, Sayoko Onishi, Livio Minafra, Constance Humphries, Alice Mundshin, Antonio Leto, Kea Tonetti, Tivitavi, Pierpaolo Martino, Roberto Ottaviano, Vittorio Gallo, Giuliano Di Cesare, Amalia Franco, Antonio Soria, Emmanuel Fleitz, Gianna Montecalvo, Simona De Sanctis, Maurizio Lampugnani.

Contatti

mimma.divittorio@newbutohschool.com

Siamo a Ruvo di Puglia, Bari, Italy
Nella città dell’olio, del vino, della musica, del Vaso di Talos e del Talos Festival.